Qui nella ridente Milano Oltre, in quel di Segrate, la nostra mensa aziendale ci delizia con alcuni piatti la cui denominazione farebbe la gioia del buon Stefano Bartezzaghi e di Gino & Michele. Alcuni esempi:
Filetto alla Robert Spierre.
Il Terrore in cucina.
Filetto di Passera di mare.
Perfetto per il pranzo di mezzogiorno, un piatto afrodisiaco capace di scuotere la monotonia pomeridiana dell'ufficio.
Insalata di mare con ratatuglie di verdure.
Ora, se proprio non si vuole usare la ben più elegante "ratatouille" francese, l'alternativa corretta dovrebbe essere, almeno secondo il dizionario italiano, "ratatuia". Ma suona d'un male.....
Troccoli alla Daunia.
Secondo Wikipedia, la Daunia sarebbe una subregione geografico-culturale della Puglia, nota anche col nome di Capitanata, mentre i troccoli sarebbero rustici tagliolini a sezione ovale di grana ruvida adatta a condimenti robusti. Così robusti da risultare, spesso, indigesti.
Pangasio al graten.
L'orrendo pangasio è un pesce che assomiglia a uno squalo, una bestia di 1,30 mt di lunghezza per 15-20 Kg di peso. Il "graten" è l'italianizzazione del termine francese "gratin", ma in mensa si usa scrivere come si pronuncia. Isntit?
Piedini di pollo .
E' vero che del pollo, come del maiale, non si butta via niente...ma i piedini!!! Pietà.
Per fortuna abbiamo poi scoperto che mancava la "esse" davanti...spiedini, non piedini. Meno male.
giovedì 21 febbraio 2008
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